Atto terzo

Giovanna Gasparri

«[…] Da quella freccia azzurra che entra ed esce dalle gallerie, correndo impavida verso il mare, si svolge il racconto dell’autrice, ripercorrendo un periodo storico denso di avvenimenti significativi e di ricordi personali quanto mai cari ed importanti. […] Emerge la Jo di allora: lo studio costante e puntuale, ma anche l’impegno politico, l’interesse per il teatro, il divertimento, l’amicizia, l’amore.

È straordinario, infatti, come l’autrice sappia creare, nel libro, un intreccio armonioso tra ciò che vede e ciò che racconta: e se attraggono le descrizioni così veritiere e pur così suggestive dei paesaggi, ci pensa poi lo svolgersi del racconto, accompagnato dalla narrazione avvincente degli avvenimenti a conquistare il lettore. […] soprattutto colpisce la limpidezza dello stile, essenziale e sobrio, libero da orpelli od eccessi. […] un eccellente punto di equilibrio tra riservatezza e chiarezza, donando interesse ed eleganza al suo libro […]» (Clementina Balocchi)

In Atto Terzo è il tempo degli attentati terroristici in Italia a definire lo sfondo per l’intreccio del racconto: i quindici anni più intensi della vita di Gió, la protagonista.