Una storia fra il comico e l'impegnato, con
molti spunti di riflessione e da leggere tutta
d'un fiato, del passaggio fra la vita lavorativa
e la pensione.
Protagonista è un impiegato di banca che si
trova a dover combattere non più con la
burocrazia e la calcolatrice, ma con la spesa e
i lavori di casa.
Un
racconto romanzato, ma ricco di spunti di
riflessione per ognuno di noi.
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Sterògian (S.G.), Capricorno, classe 1948, si
è sempre occupato di numeri e
di finanza, e mai, o molto poco, di letteratura.
Quindi questo libro ha meravigliato lui in primis,
ma i casi della vita a volte sono inspiegabili.
Ha iniziato la sua carriera lavorativa nel
parastato, che ha lasciato dopo
pochi mesi avendo vinto il concorso presso un
Istituto di Credito. Si è
occupato inizialmente di titoli e marketing per poi
passare al settore finanziario, fino a diventare
responsabile dell’Ufficio Funding nell’ambito della
Direzione Finanza.
Predilige la musica anni Sessanta ed ha un vero
culto per i Beatles.
Appassionato di auto d’ epoca e di design
automobilistico ama scrivere con
la penna stilografica (la prima stesura di questo
“lavoro” è stata fatta a mano)
di cui fa la collezione. Fin da piccolo ha
utilizzato lo pseudonimo Sterògian
composto dalle lettere iniziali del suo e del nome
dei suoi fratelli: a cinque
anni Sterògian era il nome del battaglione che
sconfiggeva i nemici più terribili; a dieci anni era
la squadra di calcio che vinceva tutte le sfide più
importanti ed in età avanzata Sterògian è stato lo
pseudonimo utilizzato per questa
opera prima e, molto probabilmente, ultima. |
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